Come gestire la luce negli spazi verdi: trend di arredamento outdoor

La luce all’aperto non deve essere considerata un dettaglio, perché in realtà ha il compito di guidare i percorsi, di definire gli spazi e le funzioni, di rendere vivibili balconi, terrazze e giardini anche dopo il tramonto. Un progetto, perché sia efficace, deve partire da una mappa degli utilizzi possibili, come il relax, il pranzo, le occasioni di lavoro, il gioco, il desiderio di creare un orto. Ogni zona necessita di un’intensità diversa e di un controllo specifico dell’illuminazione.

È da ricordare anche che la qualità della luce a volte conta più della quantità e un ruolo importante è costituito anche dalla sua direzione. Come limitare, quindi, l’abbagliamento, rispettare la natura notturna e valorizzare piante e materiali presenti nello spazio outdoor di casa?

Tende da sole e pergole: struttura e comfort luminoso

Il primo strumento per gestire la luce del sole è rappresentato dalla copertura. Le tende da sole e le pergole creano fasce d’ombra, filtrano i raggi e definiscono ambienti distinti senza muri. Le soluzioni a bracci estensibili proteggono le zone pranzo nelle ore più calde, mentre le pergole, soprattutto quelle bioclimatiche con lamelle orientabili, consentono di modulare l’apporto luminoso e la ventilazione naturale. Vele ombreggianti e telai leggeri, inoltre, determinano geometrie mobili molto eleganti, che seguono il percorso del sole e riducono l’irraggiamento diretto su pavimentazioni e sedute.

Per chi ricerca prodotti affidabili e coerenti con l’estetica dell’abitazione, Legno Casa & Giardino è un esempio di realtà che propone pergole, gazebi, tende da sole e complementi per il giardino di alta qualità, con finiture e tessuti tecnici capaci di mettere insieme perfettamente durata, protezione UV e resa cromatica. Utilizzando coperture regolabili, tessuti microforati e laterali paravento, ad esempio, si possono ottenere microclimi confortevoli, limitando allo stesso tempo riflessi e picchi termici.

Perché la luce naturale è importante

La luce naturale agisce sul benessere e sull’usabilità degli spazi aperti. Un giardino ben esposto, infatti, prolunga le ore di fruizione, consente di diminuire l’utilizzo di illuminazione artificiale e va a vantaggio delle abitudini quotidiane di chi vive in casa.

L’irraggiamento nel corso della mattina, per esempio, ha l’effetto di stimolare la regolazione circadiana; quello pomeridiano richiede un filtraggio mirato per contenere l’accumulo di calore. Bisogna ricordare che ombra e penombra non sono “assenza di luce”, sono qualità diverse della luce, indispensabili per leggere, conversare e riposare.

Per quanto riguarda la percezione, la corretta gestione dei contrasti evita affaticamento visivo e abbagliamento. Sul piano termico, la combinazione di ombra, ventilazione naturale e materiali adatti limita il surriscaldamento delle superfici. Dal punto di vista botanico, una distribuzione ottimale di sole e ombra sostiene la fotosintesi, preserva l’umidità del suolo e riduce lo stress idrico delle piante, con benefici evidenti per la biodiversità.

Le strategie per controllare luce e calore

Alcune strategie possono ridurre notevolmente il ricorso all’energia. Si tratta, ad esempio, di schermature orizzontali per il sole alto e verticali per il sole basso, di tessuti microforati che filtrano senza impedire la vista, di frangisole sulle facciate calde.

Anche le pavimentazioni chiare sono utili perché riflettono parte della radiazione, diminuendo la temperatura delle superfici. E poi gli specchi d’acqua bassi, le canalette e la nebulizzazione leggera, che rendono possibile a tutti gli effetti il raffrescamento evaporativo.

Nelle pergole bioclimatiche, l’angolo delle lamelle segue i raggi solari: si chiudono a mezzogiorno per ottenere un’ombra compatta, si aprono al tramonto per catturare la luce caratteristica della giornata che sta per concludersi. Le vele ombreggianti si dispongono a quote diverse per creare effetti di penombra dinamica, il tutto a consumo zero.

Alberi e rampicanti

Il verde può essere considerato un regolatore di luce: gli alberi che perdono le foglie danno ombra in estate e lasciano filtrare il sole in inverno. Le piante rampicanti sulle pergole creano filtri che possono assumere trame variabili: basti pensare agli effetti dati dalla vite, dal glicine o dal gelsomino.

La distribuzione delle foglie non è uniforme, perché specie diverse producono ombre con densità differenti, utili per dare risalto a zone di sosta o percorsi. Inoltre, la traspirazione delle chiome abbassa la temperatura dell’aria, altro elemento utile negli spazi aperti di casa.

Non va dimenticato che le potature sono parte del progetto di luce. Infatti, le chiome troppo fitte portano a ombre fredde e persistenti, mentre le chiome ariose generano una penombra ottimale. Un pergolato che preveda lamelle orientabili sotto una copertura di rampicanti consente una gestione ideale lungo tutto l’anno, con estetica naturale e minima manutenzione.

Illuminazione artificiale per le ore serali

Di sera, il progetto di illuminazione in giardino assume caratteristiche diverse. Il trend è costituito da tipologie differenti di luce artificiale, che tengano conto della funzione prevista. Per esempio, la luce deve essere funzionale per la sicurezza e i compiti da svolgere (ad esempio, viali, gradini, piani di lavoro) e deve essere morbida e diffusa per definire nel modo corretto il volume dello spazio. La luce puntuale, invece, crea prospettive e mette in evidenza i materiali.

Per quanto riguarda le temperature di colore, vanno scelte le calde per relax e convivialità, quelle più neutre per le aree operative. Gli strumenti per l’illuminazione artificiale vanno sempre scelti con un grado di protezione adeguato, per l’esposizione all’aperto e considerando la presenza di suolo e getti d’acqua. Fondamentale anche la sicurezza, derivante da cablaggi adeguatamente protetti.

La luce nelle zone esterne

Si può fare qualche esempio per comprendere bene quale tipologia di luce associare alle varie funzioni nell’ambito di uno spazio outdoor. Nella zona pranzo sono essenziali ombra compatta a mezzogiorno e luce calda serale, con sospensioni schermate sopra il tavolo.

Nel living outdoor meglio la penombra ventilata e le lampade da lettura regolabili. La cucina esterna ha bisogno di luce uniforme su piani e fuochi, evitando che compaiano fasci di luce abbaglianti.

Grande cura deve essere prestata anche ai percorsi nell’aria aperta, che possono essere arricchiti da luci segnapasso basse e luce radente che possa mettere in evidenza i materiali e le peculiarità del design, anche in riferimento all’arredo per giardino.

Infine, la zona dedicata al benessere e al relax dovrebbe essere caratterizzata da livelli bassi di luce e da temperature calde, con riflessi d’acqua e punti di accento sulla vegetazione.


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